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“Via delle stelle Snc”, l’augurio del perbenismo alla sbarra di Delio Fantasia

Via delle Stelle Snc (Ali Ribelli Edizioni, 2019) è un augurio. E’ l’augurio di un inserimento toponomastico più frequente di quanto al momento non sia in tutta Italia che consenta a chiunque di “esistere” e, dunque, vedersi riconoscere tutti i diritti che ne conseguono. Mi piace proporre così l’introduzione all’ultimo romanzo dell’autore Delio Fantasia, che propone una storia che non parte da lontano, anzi, parte da un sostrato “basso”, giusto per antonomasia, della sua città natale, che diventa la cornice per raccontare la storia del clochard Vittorio.

Un ambizioso capovolgimento di prospettiva che mette all’angolo la mentalità più borghese, l’atteggiamento bigotto e reazionario di una società pronta a puntare il dito, a giudicare, a convenire e contrattare, a determinare che tutto ha un prezzo prima ancora di un valore. Chi meglio di Vittorio a raccontare un’immagine sociale di tal tipo, a scoprirne ipocrisie e pregiudizi? Il protagonista non solo vive per strada – a causa di una serie di circostanze sfortunate e poi, in effetti, anche un po’ per scelta – ma il suo venire dal quel mondo che passa alla lente d’ingrandimento – Vittorio è un ex-avvocato caduto in disgrazia dopo il divorzio da una moglie particolarmente benestante, con cui condivide due figli con i quali non esiste più alcun rapporto reciproco – rende tutto più aderente alla realtà.

Antonia De Francesco con “Via delle stelle Snc”

Vittorio sa dove guardare, ma “grazie” al cielo stellato per tetto, ha capito anche cosa cercare e sa ben catalogare cosa gli tocca trovare: quando chiudono l’acqua pubblica una risorsa per chi vive per strada – e non solo! – ; quando chi è come lui – ma non solo! – diventa bersaglio di una certa politica; quando chi come lui chiede aiuto ma – come tanti – è un pontenziale voto adescabile. Vittorio, fuggito dalle dinamiche di questo mondo – “grazie” alla finestra aperta che gli ha lasciato una vita apparentemente sfortunata – riconosce quanto esse siano amplificate nella scarsità dei mezzi e sembra quasi biasimare se stesso per essere appartenuto ad un mondo sconveniente per tutta la convenienza alla quale bada.

Essere “brave persone” è una scelta quotidiana che ti accompagna tutto il giorno e ti fa coricare con la coscienza tranquilla; essere “brave persone” è una scelta che compi ogni giorno nonostante tutto e tutti; certo è che essere “brave persone” quando il destino ti sorride è decisamente più semplice, che nella necessità. La vera missione è scegliere di rimanere “brave persone” quando tutto ti va storto, la rabbia ed il risentimento prendono il sopravvento e la disperazione è l’unica a non scarseggiare mai!

Questa storia, chiaramente, è la storia del Vittorio di Delio Fantasia, dei suoi “vicini di casa” Nabil e Renato; è la storia della paura, dell’ignoranza che governa la violenza, della libertà che spaventa i prigionieri del perbenismo. E’ una storia capovolta che rivendica la narrazione dell’altro a firma dell’altro, quell’altro che in tanti raccontano infarcendo i testi di sentimentalismi e stereotipie.

Via delle Stelle Snc è una storia di Fantasia – in tutti i sensi – che sfida tutti i luoghi comuni – anche dal punto di vista linguistico – il politicamente corretto, le immagini del “pulito”, eppure – per quanto inventata – tra le altre sfide abbraccia anche quella ad una realtà che – tutto sommato – può ancora ambire a alleggerirsi della coltre di bruttezza di cui si ammanta via via maggioramente.

Ho letto Via delle Stelle Snc e ho canticchiato: “Storia diversa per gente normale, storia comune per gente speciale, cos’altro vi serve da queste vite?”.

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