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“Le variabili dell’amore”, le sfumature di un sentimeto in riva al mare

“Su uno dei tratti di costa laziale più suggestivi sbarca la storia di Saim, giovane kashmiri spinto in Italia dalle conflittuali circostanze politiche nel suo Paese. Approda al lido balneare di Elsa, studentessa figlia dei “padroni” dove si prende cura della natura e matura un forte sentimento per questa giovane, che lo ricambia innescando uno scontro con la sua famiglia. Sullo sfondo resta una delle manifestazioni più belle della macchia mediterranea, in grado di suscitare e diffondere emozioni tali da lasciar naufragare ogni risentimento del passato e sfiducia nell’avvenire, lasciando spazio all’ammararsi dell’amore. D’altro canto è così anche per Lino e Lucia che, sullo stesso tratto di sabbia, mentre osservano il sentimento di Saim ed Elsa farsi grande, s’imbarcano nella relazione alla quale avevano rinunciato anni prima”.

E’ questa la storia dell’ultima fatica letteraria dell’autore Pasquale Scipione. Si intitola “Le variabili dell’amore” (Ali Ribelli Edizioni, 2021) e si sostanzia come una celebrazione dell’amore che prende in prestito i motivi del mare per descriverne gli stati d’animo: che si tratti del sentimento vissuto a due o della più profonda ed ampia emozione che riguarda quel sentire che spinge l’uomo verso il suo prossimo.

Saim con la sua “fuga” in Italia e il tormento frutto dei sensi di colpa che vive nei confronti del suo Paese – dove continuano a lottare in cerca di un riscatto le sue sorelle – innesca le dinamiche di un romanzo dalla lettura agile e fascinosa che conduce sulla riva e tra i fondali di stati d’animo scoperti e riscoperti. Crescono così di pari passo le emozioni che lo legano ad Elsa, ma anche l’angoscia per un passato che non può tacere solo perchè a chilometri di distanza; un confronto che si fa duello nel suo animo combattuto tra le radici della sua vita e il futuro della stessa che ha deciso di ripensare in Italia.

Antonia De Francesco con “Le variabili dell’amore”

E dove può accadere tutto questo se non lambendo il mare – collegamento, speranza, eterno movimento, che consegna il romanzo anche ad un omaggio alla terra natia di Scipione – ed esplodendo in una Roma, capitale delle opportunità per grandezza e icona dell’intreccio tra presente e passato.

“Le variabili dell’amore” è una storia d’amore – a tratti erotizzante – che si arricchisce delle meravigliose atmosfere in riva al mare le litorale della Riviera di Ulisse, ma allo stesso tempo è una storia contemporaneità che indaga i risvolti dell’immigrazione, della speranza e del sentire umano.

Saim non aveva mai parlato con nessuno della sua vita travagliata, ma quella giovane donna, da cui il suo cuore era rimasto stregato, dimostrava un interesse sempre maggiore per lui e le sue esperienze. Un interesse che lo metteva in difficoltà: per lui Elsa era la figlia della signora Maria, socia del padrone del lido da cui dipendeva non solo la sua sopravvivenza quotidiana, ma anche la sua permanenza in Italia perchè ancora con un permesso di soggiorno a scadenza e con un contratto di lavoro stagionale. Tuttavia la dolcezza di Elsa pian piano aprì un varco. Ella sapeva solo che era scappato dal Kashmir da un paesino il cui nome non riusciva neanche a pronunciare”.

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